Il Fondo Sanitario


La Banca CR Firenze da oltre 25 anni ha sempre erogato ai suoi dipendenti e a tutti i suoi pensionati un contributo per l’iscrizione al Fondo Sanitario Intesa (ed in precedenza ad altra forma assicurativa).

Nel 2013 la Banca revocò il pagamento di questo contributo per quei pensionati che avevano fatto causa alla Banca, o anche solo avevano scritto una lettera interruttiva della prescrizione verso la Banca o verso il Fondo Pensioni. Costoro finirono in una lista nera dei “cattivi”.
Al contrario il contributo (di € 257 annuali) continuò ad essere pagato a tutti gli altri pensionati, considerati “più buoni”.
Immediatamente insorse l’ Associazione Pensionati, che avviò subito una causa a firma del suo Presidente Bartolozzi, difeso dall’ Avv. Michele Iacoviello di Torino.
La causa venne vinta, con una pesante condanna a carico della Banca, poichè il Tribunale affermò che la revoca del contributo era stata “attuata per motivi ritorsivi e di rappresaglia”verso i suoi pensionati.
La sentenza è del 1° dicembre 2014 (clicca qui).

Della sentenza diede notizia in un suo articolo anche il Sole 24 Ore.
Seguirono altre sentenze vittoriose, che vennero tutte appellate dalla Banca.
A marzo 2016 è stato raggiunto un accordo fra la Banca e l’ Associazione Pensionati (tramite l’ Avv. Michele Iacoviello).
L’ accordo è stato poi formalizzato in numerosissime transazioni giudiziali.

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