Pensioni integrative: vittoria finale anche in Cassazione sul blocco della perequazione 1999/2000 (sia Fondo che FIP)


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La Corte di Cassazione con la sentenza 11 ottobre 2019 n. 25685 ha dato torto alla Banca e ha confermato le nostre sentenze dei Giudici di Firenze che davano ragione ai pensionati.
I pensionati erano difesi ancora una volta dall’Avv. Michele Iacoviello.

Cosa è il blocco 1998 / 2000: il blocco di tre anni

La Legge Finanziaria del 1998 (legge n. 449 del 1997), all’ art. 59, comma 13, dispose il blocco triennale della perequazione automatica delle pensioni più alte.
Per legge questo blocco doveva riferirsi solo alle pensioni “pubbliche”, ovvero a carico dell’ INPS, e per questo motivo venne “salvata” dalla Corte Costituzionale nella sentenza del 2001 n. 256.
Molte Banche approfittarono di questa norma per bloccare illegittimamente anche la perequazione delle pensioni integrative, mentre altre Banche – ad esempio il Monte dei Paschi – non lo fecero.

Cosa fece la Banca Cr Firenze: il blocco per i soli due anni 1999 e 2000.

La Banca CR Firenze nel triennio 1998/2000 adottò una soluzione intermedia, e abbastanza contraddittoria: lasciò intatta la perequazione del solo anno 1998, mentre la bloccò solo per il 1999 e 2000.
La Banca bloccò sia le pensioni del Fondo Integrativo che quelle del FIP.

L’Associazione Pensionati CR Firenze

L’Associazione Pensionati si mobilitò subito contro questo blocco illegittimo. Dopo varie richieste alla Banca, raccolse anche centinaia di firme e fece inviare dagli iscritte moltissime raccomandate interruttive della prescrizione.
Nel 2005 la Cassazione iniziò a condannare le Banche, riconoscendo che avevano ragione i pensionati.
Risultato vano ogni successivo tentativo bonario, l’ Associazione Pensionati si rivolse allora all’Avv. Iacoviello, che avviò una serie di cause che vennero vinte.

Le sentenze dei Giudici di Firenze

I Giudici di Firenze diedero ragione ai pensionati, emanando le seguenti sentenze:

– Tribunale di Firenze del 2012 (clicca qui)
– Corte d’Appello di Firenze del 2014 (clicca qui).

Il Fondo Pensioni Integrativo Cr Firenze, preso atto della sconfitta anche in appello, dapprima sembrava voler conciliare le cause, ma poi resistette nuovamente in giudizio, dopo aver cambiato il suo Avvocato.

Senonchè il Fondo Pensioni Integrativo perse nuovamente le cause, sia in primo grado che in appello:

– Tribunale di Firenze del 2015 (clicca qui)
– Corte d’Appello di Firenze del 2016 (clicca qui).

Dopo il secondo appello, il Fondo Pensioni Integrativo si indusse finalmente a pagare, e rinunciò a ricorrere in Cassazione.

Il giudizio di Cassazione

Anche se il Fondo Pensioni Integrativo aveva rinunciato a ricorrere in Cassazione, la Banca CR Firenze prese una posizione opposta.

La Banca presentò da sola il ricorso in Cassazione, senza il Fondo Pensioni Integrativo, chiedendo alla Cassazione di approvare sul blocco 1999/2000 due distinte domande:
– il blocco sulla pensione del Fondo Pensioni Integrativo;
– il blocco sulla pensione del FIP (dapprima gestito dalla Banca e poi passato al Fondo Banco di Napoli).

La Corte di Cassazione con la sentenza 11 ottobre 2019 n. 25685 ha dato torto alla Banca e ha confermato le nostre sentenze dei Giudici di Firenze che davano ragione ai pensionati.
I pensionati erano difesi ancora una volta dall’Avv. Michele Iacoviello.

Cosa succede ora ?

Dobbiamo distinguere fra la pensione del Fondo Pensioni Integrativo e quella del FIP:

La pensione del Fondo Pensioni Integrativo CRF è stata ormai aggiornata dal Fondo, che ha pagato anche gli arretrati. Chi si era rivolto all’Associazione Pensionati ed aveva fatto causa ha percepito più degli altri, poichè i conteggi sono stati controllati e gli arretrati si riferivano a tutti gli anni passati non prescritti e vennero pagati con interessi e rivalutazione (mentre per gli altri pensionati il Fondo non solo non ha mai pagato interessi e rivalutazione, ma soprattutto non ha mai dato la possibilità di controllare i suoi conteggi nè ha mai consegnato una copia di essi agli interessati, pur pretendendo da ognuno una approvazione tombale “alla cieca”).

La pensione del FIP NON è stata mai aggiornata dalla Banca con l’inserimento della perequazione del 1999 e 2000, e quindi ora la Banca deve aggiornarla per chi aveva fatto causa con riferimento specifico al blocco 1999/2000. Per tutti gli altri interessati, l’ Associazione Pensionati sta oggi valutando le opportune iniziative.

Per il blocco Fornero del 2012 – 2013 per le pensioni complementari clicca qui.